Mastoplastica additiva

La mastoplastica additiva è un intervento di chirurgia estetica finalizzato ad aumentare il volume del seno, rimodellandolo attraverso l’inserimento di protesi che lo fanno apparire più grande e florido. Sempre più donne ogni anno si rivolgono a un chirurgo per ritrovare la loro femminilità e la gioia di guardarsi allo specchio: tra gli interventi più popolari c’è appunto la mastoplastica additiva, un’operazione che mira a valorizzare una delle parti più femminili per antonomasia.

A chi si rivolge la mastoplastica additiva?

Le protesi della mastoplastica additiva sono note come protesi mammarie: questi piccoli miracoli della tecnologia vengono inseriti per volumizzare, sostenere e dare una forma più armoniosa ad un seno cadente o danneggiato da gravidanze, allattamento e perdite di peso. La mastoplastica additiva è un’operazione che può essere effettuata anche sui pazienti che stanno affrontando un percorso di transizione da uomo a donna. In generale, quest’intervento estetico aiuta a:

  • Volumizzare e riproporzionare il seno rispetto al resto del corpo, conferendo un décolleté armonioso e bello da vedere
  • Rimpolpare un seno sciupato dalle gravidanze, dagli allattamenti o da dimagrimenti che hanno “svuotato” il petto di una donna
  • Correggere eventuali asimmetrie mammarie, ovvero quando un seno appare più grande o più cadente dell’altro e le mammelle hanno una dimensione molto differente.

La mastoplastica additiva può essere effettuata in tutte le donne con un’età non inferiore ai 18 anni, salvo particolari patologie pregresse che potrebbero renderlo un intervento ricostruttivo mutuabile.

A chi NON si rivolge la mastoplastica?

La mastoplastica additiva non è indicata per le donne che si guardano allo specchio e vedono un seno cadente, che protende verso il basso. In questo caso, infatti, potrebbe essere molto più importante procedere con un intervento di mastopessi prima di un eventuale inserimento di protesi mammarie per cambiarne il volume. La mastopessi risolleva e rende più giovane un seno stanco. La mastoplastica additiva non è inoltre indicata per le donne sopra ai 70 anni.

Perché fare una mastoplastica additiva?

La mastoplastica additiva è un mezzo per ritrovare la femminilità perduta. Il chirurgo potrebbe essere una figura capace di portare un po’ di pace a tutte quelle donne che sono in guerra, quotidianamente, con il loro aspetto fisico. Circa il 70% delle donne non apprezza il seno naturale che si ritrova, e vorrebbe cambiare anche solo qualcosa: la chirurgia estetica giunge in soccorso delle pazienti che non possono cambiare in altro modo ciò di cui sono soddisfatte. Vedersi belle, piacevoli allo sguardo, attraenti, non è un capriccio o un vezzo superficiale: è una componente molto importante della salute psicofisica di una persona adulta che si relazione alla società moderna.

Le protesi mammarie: che cosa sono e quanto durano

La mastoplastica additiva prevede l’inserimento di protesi mammarie. La scelta della protesi, della forma, della dimensione e del materiale della stessa, è una delle parti più importanti della fase pre operatoria. La scelta della protesi giusta, del giusto volume e della giusta dimensione, farà infatti la differenza e condurrà la paziente verso un seno che la soddisfa, e di cui finalmente potrà andare orgogliosa. Le protesi mammarie possono avere forma arrotondata o profilo a goccia, sulla base dell’esigenza estetica della paziente e, soprattutto, dei trend vigenti. Ebbene sì, proprio come l’abbigliamento, anche la forma del seno muta e passa di moda, trasformandosi nell’immaginario collettivo per restare al passo con i canoni della sensualità.

Le protesi rotonde sono molto utili nel caso di un seno sciupato o rovinato dalla gravidanza e dall’allattamento, che ha un aspetto svuotato e un po’ smagrito. Le protesi a goccia, invece, sono perfette per le pazienti che sentono il bisogno di aumentare la taglia di un seno già pregevole, ma troppo piccolo.

Inoltre, le protesi possono essere lisce o texturizzate, sulla base delle preferenze del chirurgo. La protesi liscia è più morbida al tatto, ma quella testurizzata ha una minore incidenza di contrattura capsulare (ovvero il rigetto).

Protesi mammaria rotonda
Protesi mammaria rotonda
Protesi mammaria rotonda
Protesi mammaria a goccia

Le protesi mammarie possono essere realizzate di silicone o di soluzione fisiologica in base alle preferenze della paziente. La protesi in silicone dura nel tempo e può avere varie consistenze sulla base della necessità della paziente. La protesi in soluzione salina, invece, è molto popolare perché permette alla paziente di modificare le dimensioni del seno anche dopo l’operazione. Dotate di una piccola cannula, infatti, queste protesi possono essere ricalibrati nei mesi e negli anni a venire dall’intervento, migliorando il risultato estetico in base alla necessità.

La protesi mammaria di ultima generazione non solo garantisce risultati formidabili e duraturi nel tempo, ma è stata perfezionata in ogni suo dettaglio per essere comoda e, soprattutto, sicura. Studi scientifici hanno infatti dimostrato che non esiste alcuna correlazione tra la mastoplastica additiva e un incremento di incidenza del cancro al seno.

Utilizzo delle protesi mammarie nella mastiplastica additiva
Utilizzo delle protesi mammarie nella mastiplastica additiva

La prima visita

Il primo colloquio permette di stabilire un rapporto di fiducia con il chirurgo incaricato dell’intervento. Durante questo primo incontro, la paziente e il medico specialista valuteranno le criticità del seno e tenteranno di stabilire, insieme, quali sono i suoi punti di forza e gli elementi da potenziare. In questa fase si comincerà a discutere della dimensione del seno che verrà, che dovrà essere in accordo con la paziente e, soprattutto, in sintonia con il resto delle proporzioni corporee.

Dopo una accurata visita specialistica durante la quale il chirurgo stabilirà il vostro stato di salute generale, vi verranno richiesti alcuni esami di check up per garantire la massima sicurezza dell’operazione.

Il chirurgo avrà premura di fornirvi l’elenco preciso degli esami a cui la paziente dovrà sottoporsi, tenendo presente tutte le eventuali patologie pregresse esposte durante il colloquio che potrebbero allungare la lista. Tra tutti, saranno richiesti gli esami del sangue per valutarne la coagulazione, un ECG, una mammografia o un’ecografia mammaria, emocromo, PT, PTT, fibrinogeno, elettroliti, glicemia, azotemia, sierologia.

Come si svolge l’operazione di mastoplastica?

La mastoplastica additiva si svolge, solitamente, in anestesia generale. Il chirurgo effettuerà delle incisioni che variano di posizione in base alla necessità specifica del seno da correggere. Queste potrebbero essere praticate attorno all’areola, nel solco sottomammario oppure nella regione ascellare, e solitamente sono incisioni molto piccole, difficili da vedere. La tecnica del dual plane colloca le protesi al di sotto della ghiandola mammaria, facilitando il lavoro del chirurgo pur creando un risultato meno naturale rispetto al posizionamento intramuscolare. Il chirurgo discuterà delle modalità di intervento con la paziente, e insieme si arriverà a decidere qual è la procedura operatoria che più si adatta alle necessità della mastoplastica.

L’intervento di mastoplastica viene effettuato in day hospital e dura circa un’ora. L’equipe medica si premurerà di concludere l’operazione con una medicazione adeguata, che verrà poi sostituita dopo qualche giorno.

Il decorso post operatorio della mastoplastica additiva

Una paziente che si sottoponga a regolare mastoplastica additiva, che non presenti particolari problemi di salute, potrebbe ottenere una guarigione parziale in poche settimane, riprendendo le sue regolari attività già dalla terza settimana dall’intervento. La guarigione totale delle cicatrici richiede invece qualche mese, durante i quali la paziente dovrà tenersi sotto osservazione ed evitare l’esposizione diretta al sole. In generale, se non è troppo faticoso, si potrà riprendere la consueta attività lavorativa entro i primi 4-5 giorni dall’operazione. Ecco cosa succede, nel dettaglio, durante il periodo post-operatorio.

Durata dei risultati della mastoplastica

I risultati della mastoplastica additiva sono molto buoni e, tendenzialmente, possono durare a lungo. Le protesi sono garantite a vita e l’effetto volumizzante della mastoplastica dura negli anni, a patto che la paziente tenga d’occhio le oscillazioni di peso corporeo. Il naturale invecchiamento della pelle, con l’indebolimento e la riduzione dell’elasticità dei tessuti, può compromettere il risultato estetico della mastoplastica additiva.

I rischi della mastoplastica additiva

Come ogni operazione chirurgica, anche estetica, la mastoplastica additiva può essere fonte di complicazioni. Sebbene si tratti di un intervento ben collaudato e sicuro, e milioni di mastoplastiche vengano effettuate ogni giorno, è importante non sottovalutare eventuali rischi che si possono manifestare.

Per limitare l’insorgenza di complicazioni è innanzitutto fondamentale evitare di rivolgersi a personale non qualificato, nella speranza di spendere meno, e selezionare solo il chirurgo che ispira più fiducia e che ci tranquillizza. Tra le complicanze della mastoplastica additiva, ricordiamo la contrattura capsulare, ovvero il rigetto della protesi mammaria. Pur trattandosi di un processo talvolta benigno, la contrattura potrebbe complicarsi e formare capsule spesse e rigide che stringono la protesi fino a sformarle e indurirle, rendendole brutte da vedere e talvolta anche dolorose. La contrattura capsulare periprotesica è la complicazione più diffusa sin dalla nascita della mastoplastica additiva, e si manifesta in genere nell’1 o 2% dei casi. Esistono varie terapie farmacologiche che possono ridurre l’effetto della contrattura. Negli ultimi tempi, molti chirurgi si rivolgono anche ai trattamenti ad ultrasuoni esterni, i quali prevengono l’indurimento delle protesi e sfiammano la regione interessata.

Le protesi mammarie si possono rompere?

Come ogni genere di protesi, le protesi mammarie si usurano col tempo e possono andare incontro alla rottura. La durata della protesi, garantita in genere oltre i 10-20 anni, è solo una delle variabili da tenere in considerazione quando si manifesta una rottura. Potrebbero compromettere la solidità della protesi anche il posizionamento della stessa, il tipo di incisione, la sede o la profondità dell’installazione. A giocare il ruolo più importante, però, è la paziente e la sua particolare predisposizione. Per ogni dubbio o sospetto, è sempre fondamentale rivolgersi tempestivamente al proprio chirurgo e correre ai ripari in fretta.

Domande frequenti

Mastoplastica additiva: quando smettere di fumare?

Come per ogni operazione chirurgica, prima della mastoplastica additiva è consigliabile smettere di fumare con abbondante anticipo, astenendosi dalle sigarette anche per tutto il periodo della guarigione.

Il seno rifatto è naturale?

Un buon chirurgo saprà realizzare risultati piacevoli alla vista e al tatto, il cui risultato apparirà totalmente naturale. Nella mastoplastica additiva gioca un ruolo fondamentale la proporzione. Ecco perché la dimensione delle protesi va sempre concordata con un esperto.

È possibile rimuovere le protesi della mastoplastica additiva?

Può capitare che, dopo una mastoplastica additiva, la paziente si stanchi del suo nuovo seno, cambi idea o semplicemente decida di aumentare le dimensioni delle protesi. Dopo una completa guarigione, è possibile rimuovere del tutto le protesi e ripristinare il seno che si possedeva in precedenza.

Mastoplastica additiva e allattamento

Le protesi mammarie non inficiano la possibilità di allattare e non compromettono la funzionalità della mammella. Inoltre, studi scientifici hanno dimostrato che la protesi in silicone non contamina la qualità del latte materno.

Mastoplastica additiva e smagliature

La mastoplastica additiva non provoca l’insorgenza di smagliature nel caso in cui la paziente rispetti le proporzioni naturali del seno e non opti per protesi troppo grandi. Inoltre, l’intervento non riduce la presenza di smagliature preesistenti.

A quale età posso fare la mastoplastica additiva?

L’intervento può essere eseguito a qualsiasi età purché lo sviluppo fisico della paziente si sia fermato e le mammelle siano completamente formate. Una legge del 2011 ha però stabilito che le ragazze sotto i 18 anni di età non possono sottoporsi all’intervento, istituendo inoltre sul territorio nazionale un registro delle protesi mammarie per monitorarne la diffusione.

La protesi mammaria si riconosce al tatto?

Dopo la mastoplastica additiva, è molto difficile riconoscere al tatto (e alla vista) una protesi mammaria da un seno naturale. Soprattutto se il chirurgo ha rispettato la bellezza e le proporzioni naturali della paziente.

Seno rifatto, protesi mammarie e gravidanza: si può allattare?

Durante la gravidanza, il seno rifatto con una protesi mammaria si comporta esattamente come un seno naturale, variando di dimensioni e seguendo il naturale processo dello stato interessante. La protesi non subisce modifiche o spostamenti e la donna può allattare senza problemi nel caso in cui l’incisione non sia stata effettuata nei pressi dell’areola.

Quanto pesa una protesi mammaria?

Il peso della protesi mammaria varia in base al tipo e al volume della stessa. Il loro peso specifico è simile a quello del normale tessuto del seno e non provoca fastidio o appesantisce la paziente più di quanto non lo faccia un seno naturale.

Protesi mammarie in aereo: cosa succede se prendo un volo dopo la mastoplastica?

Non esistono prove scientifiche che un volo in aereo possa danneggiare le protesi mammarie inserite con una normale mastoplastica additiva. Di norma, le donne che si sono sottoposte a mastoplastica additiva possono affrontare senza problemi i voli aerei. Quella dell’esplosione delle protesi non è altro che una leggenda metropolitana.

Mastoplastica additiva: attività sportive da evitare con il seno rifatto

Le donne che si sottopongono a mastoplastica additiva possono cimentarsi in qualsiasi tipo di sport, anche di contatto come le arti marziali. Tuttavia, è sempre bene consultare il chirurgo ed evitare sforzi soprattutto nel periodo immediatamente successivo all’operazione, mentre le cicatrici devono ancora guarire. Infatti, potrebbero verificarsi alcune limitazioni basate sulla dimensione delle protesi e lo stato di salute della paziente.

Le protesi mammarie causano o guariscono smagliature?

No, le protesi mammarie non guariscono né provocano le smagliature sul corpo della paziente. Potrebbero manifestarsi solo nel caso in cui la mastoplastica venga effettuata su una paziente con pelle poco elastica e la protesi mammaria risulti troppo grande per l’operata.

Mastoplastica additiva: i tempi di guarigione

La mastoplastica additiva segue la normale routine degli interventi estetici e richiede tempo per guarire completamente. Sebbene il primo mese sua un momento critico, ci si può aspettare di guarire completamente dall’operazione a circa 10 mesi di distanza dall’intervento. In questo periodo, è importantissimo seguire i consigli del medico e fare tutte le visite di controllo necessarie per assicurare una corretta rimarginazione delle cicatrici e una guarigione piena.