La mastoplastica additiva è un intervento di chirurgia estetica che volumizza e armonizza la forma del seno, uno degli elementi più femminili del corpo umano. Una donna che si appresta a rifare il seno non sta solo attraversando un momento importante di trasformazione fisica, ma anche un delicatissimo processo psicologico dove il supporto dei suoi cari è essenziale.
Questo articolo non si rivolge tanto alla paziente che desidera sottoporsi a mastoplastica quanto più al suo compagno di vita, che (volente o nolente!) verrà coinvolto nel lungo percorso di bellezza della sua fidanzata o di sua moglie.
La mastoplastica è un percorso individuale che dev’essere intrapreso solo dalle donne che ne sono assolutamente certe, e che hanno preso una decisione autonoma e consapevole. Tuttavia, le persone che circondano la paziente giocano un ruolo fondamentale durante tutto il percorso pre e post operatorio, sostenendola nel momento del bisogno e soprattutto portando le giuste rassicurazioni quando più sono gradite. In poche parole, il fidanzato (o il marito) sono elementi imprescindibili di supporto che possono portare un sorriso alla paziente che ha bisogno di smettere di preoccuparsi dell’intervento.
Molti chirurghi affermano che, nella maggioranza dei casi, un intervento di chirurgia estetica della portata della mastoplastica additiva è un evento che coinvolge l’intera coppia. Potrebbe sembrare imbarazzante che un chirurgo fotografi il seno della propria ragazza, di cui non è soddisfatta, per cercare di trovare la protesi mammaria a lei più congeniale. Un buon chirurgo riesce a mettere a suo agio non solo la paziente, ma anche i suoi eventuali accompagnatori.
È indiscusso che la paziente voglia cambiare se stessa perché non si piace. Con tutta probabilità, però, il suo compagno non riesce a comprendere del tutto il suo bisogno di cambiare, ma lo accetta. “Mi piaci così come sei, ma se vuoi rifarti il seno va bene; se non ti piaci è giusto che fai qualcosa per stare bene con te stessa” è un’ottima posizione neutrale da prendere in fase pre operatoria, che però non aiuta la paziente a prendere una decisione costruttiva.
La posizione del compagno è quella di dare supporto e fornire un consiglio costruttivo alla sua compagna senza prendere la decisione per lei, e al tempo stesso cercando di mantenere un’opinione il più possibile aperta e lungimirante. In poche parole, se siete invitati a partecipare all’appuntamento per la scelta della protesi, è importante tenere conto dei seguenti punti:
L’obiettivo del compagno è quello di aiutare, sostenere e infondere sicurezza e coraggio nella paziente che pianifica di sottoporsi alla mastoplastica, senza mai imboccare le sue decisioni o imporle un’idea che non le appartiene. Quanto detto poc’anzi potrebbe sembrare una missione impossibile, e in effetti la linea giusta da seguire è impalpabile ed è facile perdersi. La mastoplastica additiva, come molti altri interventi che mirano a ripristinare o migliorare la femminilità di una donna, richiede delicatezza, comprensione e soprattutto tempo per capire quali sono gli obiettivi da raggiungere attraverso l’operazione.
Il compagno della paziente affronterà dunque un percorso molto simile e altrettanto delicato, percorrendo una linea sottile dove l’unica cosa che fa bene al rapporto è la massima comprensione e la cooperazione tra la coppia e il chirurgo.