L’addominoplastica è un intervento di chirurgia estetica che modifica le dimensioni e l’aspetto dell’addome, andando ad agire sui cedimenti di pelle e gli accumuli di adipe difficili da rimuovere con la regolare ginnastica.
Col passare degli anni, questa procedura chirurgica è diventata sempre più popolare e ha suscitato l’attenzione di tutte le donne (e gli uomini) che sognano un corpo da spiaggia scolpito e perfetto. Ecco perché la chirurgia estetica dell’addome è divenuta in pochissimo tempo molto famosa nel suo ambito, e attualmente è uno degli interventi più richiesti assieme alla liposuzione.
L’addominoplastica migliora significativamente l’aspetto della pancia, cancellando i segni evidenti di cedimento, rilassamento dei tessuti e l’accumulo localizzato di grasso.
L’addominoplastica cancella i segni del cedimento dei tessuti e migliora l’aspetto generale dell’addome, intervenendo su lassità e accumuli di grasso localizzati. Si tratta di un intervento di chirurgia estetica indicato per tutte le persone, uomini o donne, che non riescono a ritrovare una pancia piatta nonostante l’esercizio intenso e l’alimentazione corretta.
L’intervento è ideale per:
L’addominoplastica è consigliata in caso di eccesso di pelle cadente nella regione addominale, e corregge anche una pancia sproporzionata rispetto al resto del corpo. Ci si può sottoporre ad addominoplastica in caso di diastasi dei muscoli retti dell’addome, ovvero il loro indebolimento a causa dell’età, operazioni chirurgiche od oscillazioni di peso corporeo.
L’addominoplastica non va intesa come un intervento di chirurgia estetica dimagrante, e non è adatta a correggere il peso corporeo o gli accumuli di grasso di persone che non dimostrino una predisposizione per uno stile di vita sano e un’alimentazione corretta. Inoltre, è importante non confondere l’addominoplastica con la liposuzione: la seconda, che può essere effettuata in combinazione alla prima, non prevede infatti la rimozione chirurgica dei tessuti cadenti.
Ci si può sottoporre a un’addominoplastica dopo il compimento del diciottesimo anno d’età. Tuttavia, è preferibile attendere un completo sviluppo del corpo e, soprattutto, programmarlo dopo eventuali gravidanze o diete dimagranti. In questo modo, i risultati dell’addominoplastica risulteranno più duraturi nel tempo e non sarà necessario ricorrere nuovamente al bisturi dopo qualche anno.
Quando si progetta un’addominoplastica è essenziale scegliere un chirurgo di fiducia, con cui stabilire un rapporto professionale che ci ispiri serenità. L’addominoplastica è un intervento molto personalizzato poiché ogni addome è diverso e presenta criticità differenti. Di conseguenza, ogni operazione di chirurgia estetica dell’addome è diversa dalla precedente, e richiede accorgimenti specifici che rispettino le necessità del paziente.
La valutazione dell’intervento viene sempre effettuata nel rispetto dei desideri e delle aspettative del paziente, a cui viene fornita una spiegazione dettagliata del prima, durante e dopo l’operazione. In questa fase è inoltre importante che il chirurgo faccia pronostici realistici al paziente, cercando di illustrargli con massima trasparenza quali possono essere i risultati dell’operazione.
Dopo un’analisi preliminare puramente estetica, il chirurgo procederà a valutare la fattibilità dell’intervento, richiedendo al suo paziente la cartella clinica e un check-up completo di tutti gli esami necessari. Questa procedura serve a capire se il paziente si trova nelle condizioni fisiche ideali a sottoporsi all’intervento e non presenta condizioni pregresse (pressione alta, cattiva coagulazione sanguigna, altro) che potrebbero compromettere il buon esito dell’operazione, o rallentare la guarigione in generale.
L’addominoplastica è un intervento di chirurgia estetica complesso che richiede dalle 2 alle 3 ore, a seconda delle necessità specifiche del paziente. L’operazione si effettua in anestesia generale.
Il chirurgo pratica un’incisione orizzontale nella zona sovrastante al pube e procede alla rimozione degli accumuli di pelle cadente. La parte in eccesso viene così eliminata: il chirurgo procederà a richiudere l’incisione tirando invece la pelle sovrastante, in maniera da creare una giusta elasticità. In fase di addominoplastica è inoltre possibile rimuovere il grasso in eccesso attraverso liposuzione, plasmarlo attraverso la liposcultura oppure ricostruire i muscoli danneggiati.
Una volta concluso l’intervento, il chirurgo applicherà un bendaggio compressivo speciale che verrà rimosso dopo diversi giorni dall’operazione, e solo dal personale specializzato della struttura che ha effettuato l’operazione.
Per un mese dopo l’operazione, viene usualmente consigliato l’utilizzo di una guaina compressiva, così da evitare eventuali danni involontari all’incisione che ha bisogno di rimarginarsi con calma.
Solitamente, i risultati dell’addominoplastica sono molto soddisfacenti e molto naturali, e producono grande soddisfazione nei pazienti. Questo intervento produce risultati davvero interessanti anche nelle situazioni più critiche, dove il cedimento è importante o i muscoli sono stati compromessi da una patologia pregressa.
L’operazione di addominoplastica lascia una cicatrice al di sopra della regione pubica, collocata saggiamente affinché venga sempre coperta dallo slip, anche al mare. Normalmente la cicatrice dell’addominoplastica è leggermente visibile, ma in alcuni pazienti potrebbe apparire un po’ gonfia o sporgente (cicatrice ipertrofica). La “qualità” della cicatrice dipende da molti fattori: dalla predisposizione alla cicatrizzazione del paziente, dalla tecnica del chirurgo in fase di operazione e di sutura e dalla cura del paziente nei primi 10-20 giorni dopo l’intervento. In questo periodo è fondamentale ascoltare le indicazioni del chirurgo e, soprattutto, astenersi da sforzi e dal fumo.
La cicatrice dell’addominoplastica rimane visibile negli anni, ma è facilmente occultabile sotto il regolare intimo.
Contrariamente a quanto si creda, l’addominoplastica è un intervento superficiale che no traumatizza gli organi non interessati. Se l’intervento viene effettuato da un medico professionista in una struttura idonea, l’intervento presenta rischi molto limitati. In alcuni rarissimi casi potrebbe verificarsi sanguinamento, sensibilità della regione addominale o infezione. Ai primi sintomi di una complicazione, è essenziale contattare tempestivamente il chirurgo e seguire con attenzione tutte le sue indicazioni.
Nelle 48 ore successive all’addominoplastica è importante rimanere a riposo assoluto, con le gambe flesse e il dorso sollevato. A partire dal terzo giorno si potranno riprendere le regolari attività fisiche evitando gli sforzi, le attività faticose e i piegamenti. Dopo due settimane dall’intervento sarà possibile riprendere l’attività lavorativa, facendo però attenzione agli sforzi. I risultati definitivi dell’addominoplastica saranno visibili già dopo qualche mese dal giorno dell’intervento.
Quando si comincia a maturare la consapevolezza di volersi sottoporre a un intervento di chirurgia estetica, le domande si addensano nella nostra mente e, spesso, non fanno che moltiplicarsi. In questo questionario, cercheremo di aiutare i pazienti a soddisfare la loro curiosità per affrontare la trasformazione in maniera più serena e, soprattutto, consapevole.
Dopo una gravidanza, è normale che il corpo di una paziente possa risultare affaticato e sformato. Il chirurgo valuterà caso per caso quando sarà il momento più adatto per sottoporre la sua paziente ad addominoplastica, tenendo come priorità assoluta la sua salute fisica e mentale.
L’addominoplastica lascia una cicatrice molto grande, facilmente occultabile dallo slip. Per una guarigione corretta è essenziale seguire con attenzione tutte le indicazioni del chirurgo, prima e dopo l’operazione. Per esempio, è consigliabile smettere di fumare per almeno qualche mese durante la fase di guarigione.
Raggiungere il proprio peso ideale è un obiettivo caldamente consigliato da tutti i chirurghi che ricevono un paziente desideroso di sottoporsi ad addominoplastica. Per fare ciò, è importante seguire uno stile di vita attivo e sano, e farsi consigliare un piano alimentare su misura da un professionista.
Dopo l’intervento di addominoplastica, è necessario lasciar trascorrere almeno 12 mesi prima di poter prendere il sole sulla parte interessata all’operazione.
La combinazione di addominoplastica e mastopessi viene solitamente chiamata “mommy makeover” e aiuta le donne a recuperare il fisico di un tempo anche dopo le gravidanze.
L’intervento chirurgico di addominoplastica potrebbe aiutare a ridurre l’impatto delle smagliature sull’addome, rimuovendo appunto la pelle in eccesso e con essa anche loro. Tuttavia, la risposta alla domanda dipende appunto dalla zona in cui esse sono situate.
L’intervento estetico in questione può rimuovere le maniglie dell’amore nel caso in cui venga effettuata una addominoplastica estesa.
Sì, l’addominoplastica può lasciare cicatrici visibili. Solitamente, esse andranno da fianco a fianco e saranno facilmente occultabili con slip adeguati o bikini a vita alta. La posizione delle cicatrici varia in base alla zona d’intervento e all’anatomia individuale, così come la guarigione completa dipende da fattori generici molto personali. La decisione spetta sempre al paziente. Molto spesso, chi ricorre a questo intervento tende a preferire la presenza di cicatrici, estese ma facili da coprire, all’addome cadente. Naturalmente, l’analisi costi-benefici spetta solo al paziente, che dovrà capire come muoversi e prendersi il tempo necessario a decidere se, secondo lui/lei, ne vale la pena.
L’addominoplastica non comporta rischi o problematiche in fase di gravidanza. Tuttavia, l’intervento di chirurgia estetica verrà nullificato dall’esperienza, e dovrà essere effettuato da zero, eventualmente, a seguito del parto.
L’addominoplastica non danneggia l’ombelico che, anzi, risulterà assai più gradevole e proporzionato al nuovo addome.
L’intervento di addominoplastica corregge le imperfezioni dell’addome e lo rende più scolpito e piacevole, riparando i muscoli e riducendo la pelle in eccesso. Tuttavia, queste modifiche non saranno sufficienti a modificare in maniera sensibile il peso del paziente. Per ovviare a ciò, è possibile richiedere al chirurgo la combinazione di addominoplastica è liposuzione.
L’addominoplastica è un intervento molto invasivo che richiede riposo assoluto. Per questo motivo, il chirurgo potrà imporre l’astensione totale per un minimo di due settimane a partire dal giorno dell’operazione.