Rinoplastica: quali sono le tipologie di intervento per rifarsi il naso?

@Fanbody - 13/04/2018

Rinoplastica tipologie intervento Un intervento di rinoplastica può avere come scopo anche la semplice estetica, ma non dovrebbe mai perdere di vista le primarie funzionalità che svolgono le narici all’interno della respirazione. Per fare fronte a tutte le esigenze di un paziente, la chirurgia estetica ha sviluppato una serie di tecniche e di interventi specifici pronti a corrispondere alle esigenze individuali.

Prima di sottoporsi ad un intervento di rinoplastica, è importante farsi un’idea di come si vorrebbe il proprio naso e, soprattutto, rivolgersi a un chirurgo esperto che possa darci dei consigli costruttivi e mirati per l’intervento. Non tutti i nasi stanno bene su tutti i visi: è per questo che il medico saprà indicare con precisione come intervenire sulle parti meno pregevoli nel nostro naso per trasformarlo in un elemento armonioso che possa fare parte del nostro viso rendendogli giustizia.

Esistono molte tipologie di intervento di rinoplastica, fatte non solo per correggere inestetismi, ma anche per far sì che l’operazione si svolga nella maniera più mirata ed efficiente possibile.

Rinoplastica primaria e secondaria

La rinoplastica primaria va a correggere inestetismi congeniti come gobbe, punta cadente, naso storto o setto importante e si definisce tale quando si tratta del primo intervento in assoluto effettuato su un paziente. La rinoplastica secondaria, invece, si verifica quando viene effettuato un intervento di correzione su un naso che ha già subito un intervento. In base alla gravità del problema o alla malformazione del naso, i pazienti possono arrivare a sottoporsi anche a rinoplastica terziaria, quaternaria e così via. Le cause, sebbene molto rare, possono essere imputabili a un naso molto danneggiato o a disfunzioni importanti.

La rinoplastica etnica invece è rivolta principalmente a pazienti di origini afro-americane o asiatiche che desiderano modificare il loro naso per sottoporsi a una specie di “occidentalizzazione” del loro aspetto e dei lineamenti. Questo intervento di natura assai più complessa ed elaborata a causa delle piccole ma sostanziali differenze di forma e d’aspetto del naso.

Rinoplastica chiusa o aperta

Dopo aver compreso il problema che si desidera correggere, il chirurgo deciderà con quale tecnica andrà a intervenire sull’appendice nasale. La rinoplastica chiusa, ad esempio, è particolarmente indicata per tutte quelle operazioni che vanno a correggere piccoli inestetismi, legati soprattutto alla punta del naso. Le incisioni vengono dunque effettuate all’interno della piramide nasale e permette di intervenire in maniera poco invasiva.

La rinoplastica aperta, invece, viene utilizzata per correggere difetti importanti come asimmetrie, punte bifide, deviate, retratte o bulbose. Questa tecnica prevede anche un’incisione sulla base della piramide nasale (columella) che permette più spazio d’intervento, pur non lasciando cicatrici visibili.

Sulla base delle esigenze del paziente, il chirurgo saprà certamente come combinare le tipologie di intervento per assistere in maniera costruttiva durante la fase decisionale.