La mastopessi, detta anche mastopessia, è un intervento di chirurgia estetica che rimodella, solleva e ridefinisce il seno di una donna rendendolo più sodo e sostenuto senza tuttavia intervenire sulle sue dimensioni. Quest’operazione è particolarmente indicata per le donne con il seno cadente, il quale potrebbe essere causato dal suo volume, dall’avanzare dell’età o dalle conseguenze dell’allattamento.
Perché il seno cede? Col passare del tempo, la gravità influisce sul corpo e, inevitabilmente, anche sul nostro seno. La fisiologica produzione di radicali liberi genera una distensione della pelle e ne consegue una naturale lassità dei tessuti adiposi, che risulteranno pendere o ricadere, in maniera a volte poco estetica, verso il basso. Complici del cedimento del seno, detta anche ptosi mammaria, ci sono il fumo di sigaretta, la gravidanza, un indice di massa corporea elevato o le perdite di peso. Sebbene questo fenomeno si manifesti soprattutto sulle donne dal décolleté generoso, può capitare si manifesti anche sulle donne dal seno piccolo. Ripristinare il naturale turgore del seno richiede creme specifiche ed esercizi mirati che, talvolta, non producono i risultati sperati. Giunge così in soccorso delle donne la mastopessi, un intervento di chirurgia estetica volgarmente definito “lifting al seno” che risolleva i capezzoli e rende il seno generalmente più alto e armonioso.
La mastopessi è finalizzata soprattutto alla correzione della ptosi mammaria, ovvero il cedimento del seno femminile che il tempo e i piccoli traumi (come l’allattamento) possono provocare. Quest’operazione è tra le più richieste e viene spesso combinata alla mastoplastica per migliorare lo stato complessivo e la taglia del seno. La mastopessi avviene solo in seguito a una serie d’esami di routine per verificare lo stato di salute della paziente e un’analisi, con disegno, di come il chirurgo interverrà per migliorare il seno nel caso specifico. L’operazione si svolge in anestesia locale o generale e prevede una serie di incisioni sulle mammelle che, in genere, coinvolgono anche il capezzolo. L’obiettivo è quello di dare sostegno e rimodellare il seno in maniera che abbia un aspetto più turgido e sostenuto. Esistono diverse tecniche di intervento: quella che prevede l’incisione periareolare verticale e orizzontale, oppure solo periareolare e verticale.
In seguito all’operazione, saranno necessari alcuni giorni di recupero in cui il personale medico assisterà la paziente nei primi passi verso la guarigione. Quando l’anestesia viene smaltita, è probabile che si avverta un discreto dolore al petto, perfettamente regolare vista la natura dell’intervento. Il recupero avviene dopo 10-15 giorni di rimarginazione delle ferite e in quel lasso di tempo alla paziente viene raccomandato di non fare sforzi o compiere attività che prevedono l’uso delle braccia (come guidare). La ripresa delle attività sportive è consigliabile dopo un mese dall’intervento. Durante il periodo post operatorio, la paziente dovrà indossare appositi reggiseni per donne che si sono sottoposte a mastipessi.
In generale si può ricorrere all’intervento di mastopessi in qualsiasi momento della vita, ma è consigliabile astenervisi nel caso in cui la paziente sia ancora in età fertile e desideri avere altri figli. L’intervento rende infatti impossibile l’allattamento al seno. È anche sconsigliata nelle donne con predisposizione al cancro al seno, soffrono di obesità, di diabete o fumano. Ogni caso sarà valutato in maniera dettagliata dal chirurgo a cui la paziente deciderà di rivolgersi; le verrà anche fornito un consiglio mirato per soddisfare le esigenze specifiche.